Archivi annuali: 2017

Grazie di cuore agli amici che ci hanno aiutato nel 2017:

Grazie di cuore agli amici che ci hanno aiutato quest’anno:

  • Tiziana Virgilio (Genova)
  • Maria Cristina (Marina) Ferraro (Genova)
  • Alessandro Bertolotto (Genova)
  • Ole Vossnack (Zurigo)
  • Angela, Giovanni, Giacomo, Marco Vigna-Mori (Savona)
  • Anna Galli (Genova)
  • Anna, Piera, Gino e famiglia Repetto (Arquata Scrivia)
  • Carla e Natale Ferraro (Genova)
  • Caterina e Piero Pellegrini (Torino)
  • Checco Devia e famiglia (Genova)
  • Elena Prola-Smith e famiglia (Londra)
  • Enrico e Lilli Bertolotto (Genova)
  • Enzo e Evelyn Guassotti (Valparaiso, Chile)
  • Fabio e Marta Delfante-Cocurullo (Genova)
  • Fam. Parodi (Genova)
  • Famiglia Fasciolo (Arquata Scrivia)
  • Famiglia Boiani (Arquata Scrivia)
  • Amina e Tullio Marsi Delucchi
  • Flavia Trucco (Novi Ligure)
  • Gabri e Sandro Dondero (Variana, Grondona)
  • Gian Brugna (Arquata Scrivia)
  • Giovanna Pellegrini e famiglia (Genova)
  • Giovanni e Ada Zappavigna-Robbiano e famiglia (Marina di Massa)
  • Licinio e Caterina Aquini-Alberghini (Arquata Scrivia)
  • Luisella Delucchi e Paolo Piva (Parigi)
  • Marisa e Angelo Spineto (Busalla)
  • Mozhgane Mauro Locatelli (Arquata Scrivia)
  • Nino e Milda Cocurullo (Genova)
  • Paola e Natale Spineto (Arquata Scrivia)
  • Patrizia e Alessandra Ferrando (Arquata Scrivia)
  • Piere Annamaria Ponzano-Fossati (Arquata Scrivia)
  • Renato Ricci e signora (Arquata Scrivia)
  • Pierluigi e Luisa Robotti (Arquata Scrivia)
  • Silvana Falaschini (Livorno)
  • Giorgio Margotti (Livorno)
  • Vittoria Messina e signora mamma (Genova)
  • Martina Merkle (Zurigo)
  • Catherine e Adrian Poeydomenge-Ruf (Zurigo)
  • Patricia Meade (USA)
  • Cecilia Della Penna (Genova)
  • British Airways
  • Air Lingus
  • La Silicon Valley Community Foundation e la Symantec Foundation (corporate advised fund of the Silicon Valley Community Foundation)
  • Paul’s Barber Shop, 123a Old County Road, Crumlin (Dublino)
  • Gli abitanti di St. Peter’s Crescent, Walkinstown (Dublino)
  • Mick Halpin, Symantec Corp. (Dublino)
  • Wolfram Rausch, Symantec Corp. (Dublino)
  • Jayne Delahunt, Symantec Corp. (Dublino)
  • Amanda Davis, Symantec Corp. (Dublino)
  • Louise Hanlon, Symantec Corp. (Dublino)
  • David Keane, Symantec Corp. (Dublino)
  • Elaine Curley, Symantec Corp. (Dublino)
  • David Tryse, Symantec Corp. (Dublino)
  •  Julie Weber, Symantec Corp. (Dublino)
  • Stephanie Derwojed, Symantec Corp. (Dublino)
  • Jung Y. Yang e Stephen King, Silicon Valley Community Foundation
  • Paul Velaski, Chief Operating Officer & Chief Financial Officer, Silicon Valley Community Foundation
  • Jaime Barclay, Symantec Corporation
  • David John Landy (Doha, Qatar)
  • Staff, Committee and customers at St Peregrines GAA Club, Blanchardstown (Dublino)
  • Mike Shea (Tralee, Ireland)
  • Michael Conway (Tralee, Ireland)
  • Chelsea Conway (Tralee, Ireland)
  • Mark Teahan, Tralee Printing Works (Tralee, Ireland)
  • Breda Flynn, wife of the late Joe Flynn (Tralee, Ireland)
  • Danie Linnane, of Linnanes Bar (Tralee, Ireland)
  • Neill Nolan, of Nolan’s Garage (Tralee, Ireland)
  • Darren O’ Sullivan, of The Castle Bar (Tralee, Ireland)
  • McCormack’s Cycle Centre, 31a, Dorset Street Lower (Dublino)
  • Eddy McHugh’s Shop, Patrick’s Road in Greenhills (Dublino)
  • O’Neill’s House of Sport, Walkinstown Avenue (Dublino)
  • Pat Stafford of Stafford Engineering (Dublino)
  • Paul Reid Dental Laboratories (Dublino)
  • Kelly’s Welding & Engineering Supplies Ltd (Dublino)
  • Gerard Kelly (Dublino)
  • Big Mick (Dublino)
  • Staff of Farleng Engineering Ltd. (Dublino)
  • John Farley, owner, Farleng Engineering Ltd. (Dublino)
  • Dr Maher Kemmoona, Walkinstown (Dublino)
  • Lilliput Stores, 5 Rosemount Terrace, Arbour Hill (Dublino)
  • … e tutti gli amici che hanno sostenuto Paul Horace

Il nostro lavoro nel 2017

Cosa abbiamo fatto nel 2017

(su tablet e smartphone: si consiglia orientamento orizzontale)

Cari amici,

per Lebanon Trust il 2017 è stato un anno molto produttivo. Infatti, grazie alla vostra generosità abbiamo aiutato non solo la scuola per bambini e ragazzi sordi e i due asili per rifugiati che sosteniamo ormai da parecchi anni, ma anche un istituto che accoglie bambini di strada, senza famiglia, o vittime di abusi. Inoltre siamo andati a conoscere un’organizzazione non governativa libanese che lavora nella valle della Bekaa (al confine con la Siria) sia con rifugiati siriani sia con libanesi in stato di necessità, e una scuola che prepara ragazzi sordi a frequentare l’università.

Le due settimane che abbiamo trascorso in Libano sono state davvero intense. Ci ha ospitato l‘Istituto per i sordi di Padre Andeweg (FAID), a cui abbiamo donato 8000 dollari in sostegno alla logoterapia per gli alunni. Attraverso la logoterapia, i sordi imparano a parlare e a leggere il linguaggio labiale. Per questi ragazzi, è un’opportunità unica, che dà loro una finestra sul mondo e la possibilità di farsi una vita indipendente.

Inoltre, quest’anno abbiamo potuto rimettere in sesto il del parco giochi dell’asilo del FAID grazie a un’amica generosissima di Genova, Tiziana Virgilio, che ne ha finanziato l’intera ricostruzione. Il lavoro è stato molto complesso: 400 piastrellone di gomma (50x50cm l’una, e molto spesse) da togliere e pulire ad una ad una; la nuova pavimentazione (in cemento armato di 10 cm di spessore) da fare; le piastrellone da ri-installare e incollare al pavimento nuovo. Poi la vecchia cancellata, di ferro arrugginito e filo spinato, da togliere e sostituire con una moderna recinzione in rete metallica; un albero da potare e molta vegetazione eccessiva da ripulire; i giochi esistenti da riparare e giochi nuovi da comprare ed installare; e, infine, cancello, panche, pali e corrimani da ridipingere. In due settimane il lavoro è stato completato, inclusa la risistemazione dell’adiacente stanza del “negozio”, usata per insegnare ai ragazzi a fare la spesa. Alla fine, abbiamo fatto una festina con il rituale taglio del nastro, con caramelle e bolle di sapone per far divertire i bambini.

Il nuovo parco giochi è stato dedicato alla memoria di un amico genovese, Francesco Lo Torto, con una targa bilingue sul muro.

Inoltre un generoso sponsor irlandese, GK Nets di Howth, ha donato una rete di 80 metri x 4 per circondare il campetto da pallone dei ragazzi più grandi del FAID. Abbiamo portato la rete dall’Irlanda in aereo gratis, grazie alla generosità di British Airways!

La targa del parco giochi, intitolato alla memoria di un amico genovese, Francesco Lo Torto.

I volontari al lavoro, per rimuovere e pulire le 400 piastrellone di gomma della pavimentazione di sicurezza

La vecchia cancellata di ferro e filo spinato arrugginiti, coperta da fitta vegetazione

Adesso la superficie è pronta per la nuova pavimentazione

i tondini di ferro per il cemento armato vengono messi in posa

La betoniera e la pompa-gru al lavoro di sera

Il cemento è colato e lisciato per il pavimento nuovo

il nuovo pavimento, finito e bello liscio

Il pavimento è fatto!

Appena il cemento si è solidificato, abbiamo iniziato a costruire la nuova recinzione, poi abbiamo installato la pavimentazione di sicurezza, riparato i giochi esistenti e ci siamo procurati dei giochi nuovi.

Un po’ di decorazione: si dipingono i numeri arabi e occidentali

Il nuovo parco giochi è pronto …

… e aspetta solo i bambini per una bellissima sorpresa!

Ed ecco l’inaugurazione con il rituale taglio del nastro: i bambini e le maestre sono felicissimi!

Il nostro presidente Christy presenta a Grace, direttrice del FAID, la donazione di 8000 dollari per la logoterapia

Uno degli alunni del FAID è Amir, ragazzino sordo senza famiglia venuto dalla Siria.

Dal lunedì al venerdì sta al FAID, mentre durante il fine settimana alloggia alla Casa della Speranza, un istituto che accoglie circa 55 bambini e ragazzi di strada (maschi e femmine), senza famiglia o vittime di abusi: li nutre, li veste, li educa, li manda a scuola e li prepara a una vita indipendente.
Un venerdì sera siamo andati in visita: Amir era emozionato e contentissimo di vederci lì, continuava a indicarci agli altri ragazzi per dire “Questi sono miei amici, e sono venuti a trovarmi”. La direttrice Raghida e il direttore educativo Brady ci hanno spiegato come lavorano e ci hanno mostrato quello che fanno: siamo rimasti molto favorevolmente colpiti dalla competenza e passione che mettono nel loro lavoro. Così, quando ci siamo resi conto che ci avanzavano un po’ di dollari, li abbiamo chiamati e insieme siamo andati a comprare 100 paia di calzature (modello “crocs”) in diversi numeri, oltre a una gran quantità di biancheria per maschi e femmine. Inoltre, uno sponsor irlandese, O’Neills Sportswear, ha donato loro molti palloni da calcio. I ragazzi erano al settimo cielo: di solito, sono abituati ad avere pochissimo.

I nostri volontari con Brady e un ragazzino della Casa della Speranza, con le scarpe, la biancheria e i palloni da calcio donati da Lebanon Trust.

Il quartiere armeno di Beirut, dove siamo andati a comprare 100 paia di scarpe

Due abitanti del quartiere armeno prendono il fresco vicino a una pila di zucche e un altarino della Madonna

In Libano ci sono milioni di rifugiati: 500-600 mila dalle guerre del 1948 e 1967, e circa 1,5 milioni dalla più recente guerra in Siria. Come ogni anno siamo andati a visitare due asili per bambini di famiglie rifugiate, gestiti dalla nostra partner Associazione Najdeh, uno a Beirut e uno a Tiro nel sud del Libano. Nonostante le condizioni pessime che li circondano, questi due asili sono pulitissimi, allegri, ben tenuti: è un piacere stare lì. Le maestre e la direttrice sono eccezionali, molto in gamba e motivate, e fanno miracoli col poco che hanno. I bambini, dai 3 ai 5 anni, sono deliziosi e imparano l’arabo e l’inglese. Abbiamo donato 2000 dollari a ciascun asilo.

Un tardo pomeriggio siamo andati a visitare il Learning Center for the Deaf, accolti dai fondatori Hussein e Nadine. Hussein è il figlio adottivo di Padre Andeweg (il fondatore del FAID). Questo bellissimo centro è complementare al FAID: gestisce un programma di intervento precoce per neonati sordi e le loro famiglie, e i tre anni propedeutici per coloro che intendono frequentare l’università. Questo istituto è la missione della loro vita, e Hussein e Nadine fanno davvero uno splendido lavoro. Padre Andeweg ne sarebbe fierissimo!

I nostri volontari con Hussein e Nadine, fondatori del Learning Center for the Deaf a Baadba, Beirut

Un giorno siamo andati nella valle della Bekaa, al confine con la Siria, a incontrare l’organizzazione non governativa libanese LADC-Salam, fondata da un libanese e un norvegese, il cui scopo è assistere sia rifugiati siriani sia famiglie libanesi in miseria. C’è veramente molto bisogno di aiuto: LADC-Salam gestisce diversi progetti importanti e un centro dove offrono doposcuola per i bambini e molti corsi per gli adulti, uomini e donne. La maggioranza dei bambini siriani non frequenta la scuola; per aiutarli, il personale e i volontari di LADC-Salam hanno adibito un pulmino a classe scolastica, per cercare i bambini nelle campagne e portarli a un livello sufficiente di istruzione per mandarli alla scuola pubblica. Fanno questo lavoro in coordinamento con UNICEF e UNHCR. Inoltre, LADC-Salam accoglie anche tanti giovani volontari che vengono a lavorare qui da tutto il mondo, condividendo lo stesso ideale. Questa organizzazione è davvero una fonte di ispirazione, e noi di Lebanon Trust speriamo, un giorno, di poter collaborare con loro.

Grazie agli amici di Arquata Scrivia

Grazie agli amici di Arquata Scrivia

Grazie di cuore da tutti i volontari agli amici di Arquata di Marina, che hanno contribuito generosamente ai nostri progetti in Libano! Grazie anche alla vostra generosità abbiamo rinnovato completamente il parco giochi dell’asilo del FAID e donato 8000 dollari per finanziare una logoterapista; abbiamo donato 4000 dollari a due asili per bambini di famiglie rifugiate, uno a Beirut e uno a Tiro nel sud del Libano; e abbiamo comprato 100 paia di scarpe e tanta biancheria per i ragazzi di strada e gli orfani della Casa della Speranza (Home of Hope Lebanon). Potete trovare tutte queste storie, con tante foto, su questo blog. Grazie!

 

Christy ringrazia gli amici del club St. Peregrines GAA a Dublino

Grazie di cuore a tutti i membri del club St. Peregrines GAA a Blanchardstown (Dublino)

In nostro presidente Christy Kinsella, insieme a tutti i volontari di Lebanon Trust e agli Istituti che sosteniamo, ringrazia con profonda gratitudine tutti i membri e gli associati del club  St. Peregrines GAA a Blanchardstown, per il loro continuo sostegno e le meravigliose torte per l’asta! Grazie amici!

Grazie di cuore agli amici della Symantec di Dublino e della Silicon Valley Community Foundation

Grazie di cuore agli amici della Symantec di Dublino e della Silicon Valley Community Foundation

Siamo immensamente grati a tutti gli amici che, anno dopo anno, ci hanno aiutato con costanza e buon umore. Senza di loro, nulla sarebbe possibile.In particolare, vogliamo ringraziare pubblicamente:

(in orfine alfabetico) Amanda Davis, David Keane, Elaine Curley, David Tryse, Jayne Delahunt, Julie Weber, Louise Hanlon, Mick Halpin , Stephanie Derwojed , Wolfram Rausch della Symantec Corporation a Dublino

La Silicon Valley Community Foundation e la Symantec Foundation (corporate advised fund of the Silicon Valley Community Foundation)

Jung Y. Yang e Stephen King, Silicon Valley Community Foundation

Paul Velaski, Chief Operating Officer & Chief Financial Officer, Silicon Valley Community Foundation

Jaime Barclay, Symantec Corporation

Grazie G. K. Nets di Howth in Irlanda

Grazie alla ditta GK Nets di Howth, sponsor generoso!

Lebanon Trust ringrazia di cuore Kieran Mc Loughlin di G.K. Nets, che ha regalato un’enorme rete (lunga ben 80 metri e larga 4) per il campo da pallone davanti alle classi che si stanno costruendo al FAID, la scuola per bambini e ragazzi sordi che sosteniamo da ben dieci anni.

I ragazzi saranno felicissimi di poter giocare al pallone in sicurezza e soprattutto senza perdere la palla giù per la strada (dove non hanno il permesso di andare a recuperarla).

Grazie Kieran per il supporto continuato!

Lebanon Trust ha visitato il “Learning Center for the Deaf” a Baadba vicino a Beirut

Lebanon Trust ha visitato il “Learning Center for the Deaf” a Baadba vicino a Beirut

Durante il nostro recente soggiorno in Libano siamo andati a visitare il Learning Center for the Deaf, accolti dai fondatori Hussein e Nadine. Hussein è il figlio adottivo di Padre Andeweg (il fondatore dell’Istituto per i sordi di Padre Andeweg, la scuola che sosteniamo da dieci anni).  Questo bellissimo centro è complementare al FAID: gestisce un programma di intervento precoce per neonati sordi e le loro famiglie, e i tre anni propedeutici per coloro che intendono frequentare l”università.

Splendido lavoro  – Padre Andeweg ne sarebbe fierissimo!

Lebanon Trust all’asilo del campo rifugiati di Burj el-Shemali, nel sud del Libano

Visiita con donazione all’asilo del campo rifugiati di Burj el-Shemali, nel sud del Libano

Anche quest’anno siamo andati all’asilo gestito dall’Associazione Najdeh, nel campo rifugiati di Burj el-Shemali in Tiro, nel sud del Libano.

I bambini sono assolutamente deliziosi. Studiano l’arabo e l’inglese, parlati e scritti. Le insegnanti e la coordinatrice sono bravissime e completamente dedicate al loro lavoro: fanno miracoli in una situazione veramente difficile.  Questo è un posto fantastico da vedere.

Da parte dei nostri amici e sostenitori, abbiamo donato 2000 dollari, e portato caramelle e bolle di sapone. Grazie a tutti!

I bambini sono attentissimi durante una lezione di arabo:

all’età di 4 anni, studiano geometria in arabo e in inglese:

questo vecchio pulmino li porta a casa

una via del campo rofugiati; i volontari di Lebanon Trust mangiano un boccone per strada

il bellissimo porto dei pescatori dell’antica città di Tiro

Benvenuti alla Casa della Speranza in Libano

La Casa della Speranza in Libano

A gennaio di quest’anno abbiamo riportato la storia di Amir, un ragazzino siriano sordo, senza famiglia, che frequenta il FAID come convittore. Il sabato e la domenica Amir sta alla “Casa della Speranza” .

La Casa della Speranza accoglie circa 55 bambini e ragazzi di strada, senza famiglia o vittime di abusi, li nutre, li veste, li educa, li manda a scuola e li prepara ad una vita indipendente. La direttrice Raghida e il direttore educativo Brady ci hanno spiegato come lavorano e ci hanno mostrato quello che fanno. Siamo rimasti molto favorevolmente colpiti.

Da parte dei nostri amici e sostenitori, e secondo le necessità della Casa della Speranza, abbiamo comprato 100 paia di calzature (modello “crocs”) in diversi numeri, e una gran quantità di biancheria per maschi e femmine. Uno sponsor irlandese, O’Neills Sportswear , ha donato diversi palloni da calcio.

Grazie a tutti!

Le calzature, la biancheria e i palloni da calcio donati alla Casa della Speranza

Il quartiere armeno di Beirut, dove siamo andati a fare acquisti con Brady della Casa della Speranza:

100 paia di scarpe riempiono bagagliaio e sedili della macchina

Un grosso progetto di Lebanon Trust

Il parco giochi “Francesco Lo Torto”: un grosso progetto portato a termine dai volontari di Lebanon Trust

Siamo fieri di presertarvi il nuovo parco giochi “Francesco Lo Torto” per i bambini dell’asilo al FAID, la scuola per bambini e ragazzi sordi che sosteniamo da 10 anni. Durante il nostro soggiorno di 2 settimane in Libano lo abbiamo completamente rinnovato. C’erano 400 piastrellone di gomma (50x50cm l’una, e molto spesse) da togliere e spazzolare ad una ad una; la nuova pavimentazione da fare, in cemento armato di 10 cm di spessore; le 400 piastrellone da ri-installare e incollare al pavimento nuovo; la vecchia cancellata, di ferro arrugginito e filo spinato, da togliere e sostituire con una moderna recinzione in rete metallica; un albero da potare e molta vegetazione eccessiva da ripulire; i giochi esistenti da pulire e riparare e giochi nuovi da comprare ed installare; e, infine, cancello, panche, pali e corrimani da ridipingere. Abbiamo fatto tutto questo, grazie alla generosità di tutti i nostri amici e sostenitori, e in particolare di Tiziana Virgilio. Un sentitissimo grazie da parte di tutti i bambini del FAID!

Il nuovo parco giochi è stato dedicato alla memoria di un amico genovese, Francesco Lo Torto.

La vecchia cancellata di ferro e filo spinato arrugginiti:
Al lavoro, per rimuovere e pulire le 400 piastrellone di gomma della pavimentazione di sicurezza:
Adesso la superficie è pronta per la nuova pavimentazione; i tondini di ferro per il cemento armato vengono messi in posa:
La betoniera e la pompa-gru al lavoro di sera; inizia la colata di cemento:
Il cemento è colato e lisciato per il pavimento nuovo:
  
Il lavoro è fatto!
Appena il cemento si è solidificato, abbiamo iniziato a costruire la nuova recinzione:
Ri-installazione della pavimentazione di sicurezza, riparazione dei giochi esistenti, sistemazione dei giochi nuovi, pitturazione e tutto il resto – c’è lavoro per tutti:
Un po’ di decorazione: si dipingono i numeri arabi e occidentali:
Il nuovo parco giochi è pronto e aspetta solo i bambini …
… ed ecco l’inaugurazione con il rituale taglio del nastro: i bambini, e le maestre, sono felicissimi!

Lebanon Trust all’asilo di Chatila

Lebanon Trust all’asilo del campo rifugiati di Chatila

Aspettiamo sempre l’appuntamento annuale coi bambini del campo rifugiati di Chatila, nel cuore di Beirut, dove 25mila persone – residenti a lungo termine e arrivi più recenti dalla Siria – vivono in condizioni davvero dure.

Abbiamo visitato i nostri amici del bellissimo asilo gestito dall’Associazione Najdeh, dove la direttrice Mariam, le bravissime meastre e tutti i bambini ci hanno accolto a braccia aperte (complici le bolle di sapone e le caramelle, forse …). Da parte dei nostri amici e sostenitori, abbiamo lasciato loro una donazione di 2000 dollari. Grazie a tutti voi!

Di ritorno da Libano – 2017

Eccoci di ritorno da Libano!

Siamo di nuovo a casa, dopo due settimane in Libano di lavoro intenso e molto produttivo. Abbiamo lavorato al FAID, l’istituto per bambini e ragazzi sordi che aiutiamo da dieci anni; abbiamo visitato e dato donazioni a due asili per nambini di famiglie rifugiate, e abbiamo comprato 100 paia di scarpe e una quantità di biancheria per un istituto che accoglie ed educa ragazzi di strada. Non solo, ma abbiamo anche condotto una serie di incontri con diverse scuole ed associazioni che si occupano di bambini e di rifugiati. Vi racconteremo tutto!

Annuale viaggio in Libano dei nostri volontari

Annuale viaggio in Libano dei nostri volontari

All’inizio di novembre partiremo di nuovo per il Libano,  per l’annuale viaggio di lavoro che ci vedrà al FAID, la scuola di Beirut per bambini e ragazzi sordi che aiutiamo dal 2008, e a due asili per bambini di famiglie rifugiate, uno a Beirut e l’altro a Tiro nel sud del Libano.

Abbiamo tanti progetti e molto lavoro da completare – ogni aiuto è utilissimo e più che gradito! Grazie!